Torre difensiva campanaria
L’antica struttura faceva parte del sistema difensivo del borgo, già reso necessario dalle incursioni saracene dalla costa. Ciò che oggigiorno si può osservare della cinta urbica è di difficile datazione: si può associare la realizzazione al periodo in cui Carlo V, nel ‘500, dispose di incentivare la difesa dei borghi attraverso tali strutture protettive. La torre, fondamentale presidio di difesa dell’area, permette una visuale indisturbata della costa da Riace a Marina di Gioiosa Ionica, felice posizione per l’avvistamento di navi in lontananza. La campana della torre consentiva di avvertire l’allarme fino alla campagna circostante, permettendo ai cittadini fuori dalle mura di mettersi in salvo. La costruzione è resa stabile dai materiali comunemente reperibili nell’area placanichese: pietre di misto, calce, malte e cocci. Era provvista di feritoie difensive trasformate in balconi e finestre dagli abitanti, i quali tutt’ora sono presenti nella torre, adibita a singolare dimora.
Il castello
Chiesa di S. Basilio Magno
Rione S. Leonardo
Torre difensiva campanaria
Chiesa S. Rocco
Il ponte
Convento PP. Domenicani
Chiesa di S. Caterina
Palazzo Musco e Torre dell’Orologio
Tabernacolo della Vergine Maria
Casa-museo del maestro Attilio Rucano
Il convento di Titi
Cappella della Madonna delle Serre
Chiesa di S. Maria delle Grazie
Torre di Verdolino e Chiesa bizantina
La storia
Paese e dintorni
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