Il convento dei Padri Domenicani
Costruito ai primi del XVI secolo, tale complesso è di importanza storica in quanto non solo si tratta di uno dei conventi più antichi della Calabria, ma anche perché accolse il celebre filosofo Tommaso Campanella, dove prese i voti e trascorse molti anni fondamentali per la sua formazione religiosa e culturale. Già priorato, nella prima metà del 1500 era fornito di due dormitori con 22 celle, un noviziato con tre celle, tutte le officine necessarie e divenne ben presto uno dei più importanti della regione. Il terremoto del 1783 causò seri danni al fabbricato che fu presto abbandonato dagli 11 frati superstiti. Usato come frantoio, il convento è stato comprato nel 2008 dal Comune ed è stato di recente restaurato. Delle antiche strutture si possono osservare i muri perimetrali e l’antica cisterna per la raccolta dell’acqua piovana convogliata da un sistema di tubature di coccio lungo le pareti. Al piano superiore si accedeva alla soffitta della chiesa di S. Caterina da cui i monaci potevano assistere indisturbati alle funzioni. Oggi il piano restaurato ospita la biblioteca comunale A. Castagna.
Il castello
Chiesa di S. Basilio Magno
Rione S. Leonardo
Torre difensiva campanaria
Chiesa S. Rocco
Il ponte
Convento PP. Domenicani
Chiesa di S. Caterina
Palazzo Musco e Torre dell’Orologio
Tabernacolo della Vergine Maria
Casa-museo del maestro Attilio Rucano
Il convento di Titi
Cappella della Madonna delle Serre
Chiesa di S. Maria delle Grazie
Torre di Verdolino e Chiesa bizantina
La storia
Paese e dintorni
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