Torre di Verdolino e chiesa bizantina di Colavono
In prossimità del fiume Precariti, la torre faceva parte del sistema difensivo bizantino, angioino e aragonese onde impedire le ripetute scorrerie degli arabi sulla costa. La struttura è a tre piani non collegati internamente e presenta numerose caditoie su tutto il perimetro superiore. La chiesa bizantina, ormai rudere, è stata invece trovata nel 2005 tra la vegetazione della frazione di Colavono, sempre in prossimità del fiume Precariti, nel corso di un’indagine archeologica dell’Università degli studi di Reggio Calabria. L’edificio sacro presenta un’unica navata rettangolare che reca un’abside di forma semicircolare. Al suo interno sono ancora evidenti tracce di intonaco dipinto, mentre in corrispondenza dell’abside si trova una nicchia di medie dimensioni affiancata sui due lati da nicchie più piccole. La nicchia centrale era probabilmente destinata ad ospitare un’immagine a soggetto sacro, simbolo della venerazione dei fedeli del luogo. La gente del posto ricorda che la chiesa fosse dedicata al “Santo Volto”.
Il castello
Chiesa di S. Basilio Magno
Rione S. Leonardo
Torre difensiva campanaria
Chiesa S. Rocco
Il ponte
Convento PP. Domenicani
Chiesa di S. Caterina
Palazzo Musco e Torre dell’Orologio
Tabernacolo della Vergine Maria
Casa-museo del maestro Attilio Rucano
Il convento di Titi
Cappella della Madonna delle Serre
Chiesa di S. Maria delle Grazie
Torre di Verdolino e Chiesa bizantina
La storia
Paese e dintorni
Immobiliare